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I porti e la mobilità integrata negli emendamenti al Dl Ponte sullo Stretto

Il decreto nelle commissioni Bilancio (relatore il reggino Cannizzaro) e Trasporti della Camera

Un’occasione per “ridisegnare” anche la portualità sullo Stretto: gli emendamenti al “decreto Ponte”, nello specifico i due presentati dal deputato reggino di Forza Italia Francesco Cannizzaro – che domani sarà relatore del provvedimento in commissione Bilancio alla Camera – accendono i riflettori su una serie di nodi da sciogliere.
Il primo emendamento prevede, nello specifico, che entro sessanta giorni dall’approvazione del progetto definitivo, la Regione Siciliana e la Regione Calabria adottino, «sentiti gli enti locali interessati», un piano integrato condiviso finalizzato ad adeguare il sistema del trasporto pubblico locale e regionale nell’area dello Stretto di Messina alle esigenze di mobilità derivanti dalla realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria e delle relative opere a terra e ad assicurare adeguati livelli di servizio del trasporto pubblico locale e regionale in considerazione delle esigenze logistiche e trasportistiche dei cantieri previsti per la realizzazione dell’opera». Il secondo delega invece all’Autorità di sistema portuale dello Stretto «i progetti prioritari necessari all’adeguamento delle infrastrutture esistenti», avviando «un percorso di rifunzionalizzazione delle stesse, anche al fine di rendere coerenti i progetti esistenti con la nuova configurazione determinata dalla realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria»; a tal fine, proprio l’Autorità di sistema portuale «verifica, nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, quelle che possono essere destinate alla rifunzionalizzazione delle infrastrutture».

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