Dei quasi 84 milioni di euro assegnati col Pnnr alla Calabria per la digitalizzazione delle Pubbliche amministrazioni sono stati rispediti al mittente circa un quarto dei fondi perchè gli enti beneficiari non sono in grado di adempiere alle complesse procedure per accedere alle risorse in questione». Lo afferma in una nota la deputata del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico, ex sottosegretario di stato. «Il processo di digitalizzazione delle Pubbliche amministrazioni - dice Orrico - è un passaggio rilevante per consentire di ridurre le distanze fra le istituzioni ed i cittadini offrendo al contempo maggiori servizi alla comunità. Gli interventi contemplati per questo ambito riguardano sei settori specifici, ovvero abilitazione e facilitazione della migrazione sul cloud, piattaforma nazionale digitale dati, esperienza del cittadino nei servizi pubblici, PagoPa e app Io, adozione dell’identità digitale, piattaforme notifiche digitali. Eppure - continua l’esponente pentastellata - 400 enti locali calabresi, fra cui principalmente comuni ma anche scuole e altre pubbliche amministrazioni locali come ad esempio aziende ospedaliere e sanitarie, Camere di commercio, agenzie regionali, non sono riuscite a spendere i fondi a disposizione. Sarebbe allora importante capire come sostenere le pubbliche amministrazioni locali e periferiche e metterle in condizione di poter accedere ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e, perchè no, a tutta un’altra serie di finanziamenti che puntualmente, nella nostra regione, non si riesce a sfruttare. Per tutte queste ragioni - conclude Anna Laura Orrico - ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il Pnnr Raffaele Fitto in modo da trovare la strada giusta per evitare questa emorragia di risorse».