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Autonomia, Occhiuto: "No al Sud che scappa in ritirata, affrontiamo sfida a viso aperto"

"Sull’autonomia differenziata la mia linea, e dunque quella del governo regionale che guido in Calabria, è chiara: attuare per intero la Costituzione può rappresentare una grande opportunità anche per le Regioni del Sud". Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria

"E quando dico attuare per intero quanto prescritto dalla nostra Carta fondamentale, non mi riferisco - chiosa il capo dell'esecutivo regionale - soltanto all’articolo 116, quello appunto sull’autonomia, ma anche al 117 e al 119, quelli che regolano i diritti sociali e civili - che vanno garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale - e la perequazione.
E in questa mia posizione la stella polare è rappresentata dal fatto che - semmai questo processo andasse a buon fine - ci saranno ricadute concrete sulle risorse che verranno ripartite tra le Regioni. Se l’autonomia differenziata diventa l’occasione per superare una volta per tutte il criterio della spesa storica, a favore di quello dei fabbisogni standard, ben venga il disegno di legge Calderoli. Grazie alle modifiche al ddl, che Forza Italia è riuscita ad ottenere anche su mia sollecitazione, abbiamo un buon punto di partenza per condurre in porto questo percorso appena iniziato: ogni riferimento alla spesa storica è stato stralciato".

"Un risultato atteso da 20 anni"

Da 20 anni si provava ad ottenere questo risultato, e non ci si è mai riusciti. La versione del testo approvata in Consiglio dei ministri dice di fatto che prima andrà superata la spesa storica, e solo poi si farà l’autonomia differenziata.
Se questo sarà l’iter, e noi vigileremo affinché questa logica venga rispettata, sarà un’importante novità anche per le Regioni del Mezzogiorno. Poi c’è un aspetto politico e di approccio che voglio rivendicare. Dico con determinazione ‘no’ ad un Sud che scappa in ritirata. L’atteggiamento di chi ha giocato di rimessa negli anni passati ha creato solo sperequazione per le Regione meridionali, e vantaggi per il Nord".

"Giocare la partita a viso aperto"

Qui, invece, occorre giocare questa partita a viso aperto, senza timori reverenziali. Chi ha governato la Calabria negli scorsi decenni mi ha consegnato una Regione allo sfascio, anche senza autonomia differenziata. Noi stiamo lavorando per cambiarla, e ci riusciremo anche se otterremo una corretta attuazione della Costituzione repubblicana”.

M5s: "Occhiuto è come dr. Jeckill e mr. Hyde"

«Come il celebre personaggio di dottor Jekyll e mr. Hyde di Stevenson, soffrirà di sdoppiamento della personalità il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, se nei consessi istituzionali che contano dà il suo assenso alla riforma Calderoli sull'Autonomia differenziata, e poi sulla stampa si affretta a puntualizzare che il suo benestare 'non è una cambiale in biancò, nel vano tentativo di indorare la pillola e di minimizzare la gravità di quanto fatto». È quanto affermano, in una nota, i parlamentari del Movimento 5 Stelle Riccardo Tucci, Vittoria Baldino, Elisa Scutellà e Anna Laura Orrico. «Il presidente Occhiuto non sa o finge di non sapere - aggiungono i parlamentari calabresi del M5s - che dando il via libera all’autonomia differenziata verrebbero meno alle casse pubbliche 190 miliardi di euro che le regioni più ricche del Paese tratterrebbero per sé. Con questo ammanco è molto improbabile che possano reperirsi quei fondi necessari a pareggiare i livelli essenziali delle prestazioni sulle materie oggetto dei servizi pubblici. Ergo, il divario attualmente esistente, in materie come i trasporti, l’istruzione, l’energia, ma anche la sanità (con i Lea), si allargherebbe ancor di più, finendo per creare nei fatti cittadini di serie A e di serie B. E questo per i cittadini del Mezzogiorno si tradurrebbe in meno ospedali, asili, scuole e infrastrutture: un disastro epocale». "Occhiuto rigetti la furia secessionista dei suoi alleati di governo - sostengono Tucci, Baldino, Scutellà e Orrico -la smetta di 'giocare d’azzardò sulla pelle dei calabresi e inizi a lavorare per risolvere i tanti problemi che affliggono la regione».

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