La Regione Calabria per l’attuazione degli interventi del Pnrr potrà avvalersi dei lavoratori qualificati della legge regionale 12/2014. È quanto prevede la legge approvata all’unanimità dal Consiglio, «che si propone di raggiungere un duplice obiettivo – ha dichiarato Pasqualina Straface (FI) – perché consente di mettere a disposizione di molti Enti importanti risorse umane. Un supporto tecnico-operativo finalizzato alla spesa di fondi destinati allo sviluppo dei nostri territori».
«Ringrazio molto i firmatari – ha detto il presidente Occhiuto ricordando che l’azione della Giunta, fin dal suo insediamento, è stata quella di asciugare il bacino dei precari – e l’abbiamo fatto perché in Calabria il tessuto amministrativo della Regione è costituito principalmente da queste persone. Solo il 25% dei precari della Regione è allocato alla Cittadella – ha ricordato Occhiuto – il restante contingente è disseminato in tanti Enti e devo riconoscere che molte delle pratiche amministrative non avrebbero potuto essere ultimate senza il loro apporto. Ho subito preteso che venisse specificato che tale legge non prevedesse alcuna stabilizzazione. Non abbiamo voluto creare illusioni. Sarà un rapporto di lavoro utile alla P.A., ma che si estinguerà alla fine di questi programmi».
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