La politica e i campanili. La «decadenza» del presidente Domenico Pappaterra, scatena gli appetiti, in Calabria e in Lucania, sul Parco Nazionale del Pollino. E alla logica e scontata attenzione del mondo politico sulla nomina del nuovo massimo responsabile dell’Ente si aggiunge, pure, quella campanilistica dei territori. E la prova è il documento redatto e sottoscritto dal primo cittadino di uno dei comuni più importanti ricadenti nell’area del Parco posta in Basilicata - Rotonda - con cui si chiede dopo la lunga gestione “calabrese” la designazione finalmente di un lucano.
«Chiediamo che, dopo oltre quindici anni di presidenza calabrese, passi alla Basilicata la guida del Parco nazionale del Pollino» afferma Rocco Bruno, sindaco di Rotonda, municipio posto in provincia di Potenza e sede del Parco nazionale del Pollino. Bruno, che sembra voler interpretare il pensiero di altri primi cittadini, non ha perso tempo, rendendo ufficialmente note le proprie e le altrui aspettative. Pappaterra, pronto intanto a ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale, è stato dichiarato «decaduto» con una formale nota fattagli notificare dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. A intervenire è stata, in particolare, la Direzione generale Patrimonio naturalistico e mare.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria
Caricamento commenti
Commenta la notizia