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Pd, mozione Cuperlo Calabria: non inclusi i nostri rappresentanti nelle commissioni

"Quanto si sta verificando in Calabria in vista del congresso nazionale del Partito Democratico è politicamente inaccettabile. Un congresso particolarmente delicato ed importante per il futuro del Pd, della sinistra e della democrazia italiana. Un congresso che non a caso è stato proclamato come costituente e che quindi dovrebbe essere, con coerenza, proiettato ed organizzato sui territori come occasione per l'apertura di una riflessione e confronto partecipato, in un clima positivo e inclusivo. Purtroppo i primi segnali, che con preoccupazione siamo costretti a registrare in Calabria sono in piena continuità con prassi ormai consunte che si auspicava fossero da tutti abbandonate". E' quanto si legge in una nota a firma della Mozione Cuperlo Calabria.

"In queste ore - si legge ancora nella nota - si è proceduto alla formazione delle commissioni per il congresso previste dal regolamento a garanzia di uno svolgimento regolare e trasparente delle diverse fasi congressuali. Ebbene, nelle commissioni, a partire da quella regionale, non sono stati inclusi i rappresentanti della mozione a sostegno della candidatura di Gianni Cuperlo a segretario nazionale. Anche il mancato rispetto dei termini entro i quali il regolamento stabilisce la nomina delle commissioni regionali e provinciali, che in Calabria non sono stati rispettati, immaginavamo fosse determinato dalla necessità di attivare processi e percorsi inclusivi di tutte le sensibilità facenti capo alle quattro mozioni congressuali. Al contrario, si è proceduto ad excludendum. Apprendiamo dalla stampa che la Commissione regionale per il Congresso è stata proposta dal segretario regionale nel numero di 12 e tra questi non vi sono rappresentanti indicati dalla mozione Cuperlo. Ciò malgrado da parte di Michele Mirabello, in rappresentanza della mozione, nei giorni precedenti alla nomina fosse stato contattato il segretario regionale Nicola Irto al fine di procedere alla costituzione delle commissioni attraverso una interlocuzione positiva ed un impegno collegiale ed unitario. In considerazione di questo atto grave ed ingiustificato - conclude la nota - siamo stati costretti a rivolgere formale ricorso agli organi di garanzia competenti".

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