La scadenza era fissata per fine anno ma, evidentemente, le diffide inviate a novembre non sono bastate a dissipare i dubbi dei sindaci. Il presidente della Regione prova dunque a convincere de visu gli amministratori locali calabresi della bontà della riforma intrapresa e della necessità sia di aderire ad Arrical, l’Autorità di governo dell’ambito unico regionale per acqua e rifiuti, sia di entrare nella compagine societaria di Sorical, a cui è stato affidato l’intero ciclo delle acque. Dopo anni di ritardi rispetto ai dettami normativi nazionali, ora che si sta concretizzando la gestione unica del Servizio idrico integrato – dalla grande adduzione ai rubinetti delle case, dalla riscossione delle bollette alla depurazione – il passaggio non si rivela esente da ostacoli.
Roberto Occhiuto ha per questo invitato tutti i sindaci a un confronto pubblico che si terrà domani mattina in Cittadella. La riforma avviata con l’istituzione di Arrical, sostiene il governatore, è «un’occasione di rilancio degli investimenti nel settore del servizio idrico integrato e nella gestione dei rifiuti urbani nonché l’opportunità per adeguare i livelli del servizio pubblico agli standard nazionali e comunitari».
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