Sanità Calabria, il destino dei manager legato alle liste d’attesa per le visite e gli esami
Abbattere le liste d’attesa negli ospedali e nelle altre strutture sanitarie pubbliche, e legare i risultati di tali versanti alla permanenza o meno dei commissari alla guida delle singole Asp e Ao. Nasce con questa finalità il progetto di legge presentato dal Pd in Consiglio regionale - primo firmatario Raffaele Mammoliti - e finalizzato a modificare parte del Piano regionale per la salute 2004-2006. A causa dei tempi lunghi di attesa, moltissimi pazienti calabresi si vedono costretti a varcare il confine regionale per sottoporsi ad esami medici e clinici nonché ad interventi chirurgici presso strutture sanitarie site al di fuori della Calabria e tutto ciò determina una significativa mobilità passiva con esborso di denaro da parte della Regione in favore di altri territori in cui i pazienti calabresi sono costretti a recarsi per motivi di salute. «In ragione tutto ciò, con le modifiche normative proposte - si legge nella relazione illustrativa al provvedimento -, il presidente della Regione, la Giunta e/o il commissario ad acta (quest’ultimo fin quando la Regione sarà sottoposta al Piano di rientro), nell’adozione del provvedimento di nomina dei direttori generali/commissari straordinari delle Aziende del servizio sanitario regionale, dovranno assegnare a questi ultimi, tra gli obiettivi per lo svolgimento del ruolo, di provvedere, in via prioritaria, all’abbattimento dei tempi delle liste di attesa e all’abbattimento della mobilità passiva dei pazienti verso strutture sanitarie di altre Regioni». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria