La politica calabrese in soccorso dei “portaborse”. Nelle scorse ore il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Antonio Montuoro, ha depositato a Palazzo Campanella una proposta di legge finalizzata a mantenere in vita le strutture nelle quali operano gli assistenti del presidente e degli assessori della Giunta. Si tratta di una norma messa a punto sull'asse Catanzaro-Reggio per tentare di superare lo stop imposto da alcune sentenze dei giudici. Una doppia sentenza - primo grado e Appello – nei mesi scorsi ha bollato come illegittime le indennità percepite dagli staff alla Regione, in quanto non previste dalla contrattazione collettiva nazionale. Tanto da spingere il Tribunale a chiedere il recupero delle somme già corrisposte e attivare la Corte dei conti per la verifica di possibili danni erariali.
La scorsa estate, proprio per ovviare a una situazione complessa, la Giunta aveva azzerato le strutture tecniche, ma solo quelle che collaboravano con i direttori generali. E così i dipendenti di fascia B e C si erano dovuti accontentare degli stipendi tabellari, mentre per i funzionari erano state introdotte 83 “posizioni organizzative”, che garantiscono indennità aggiuntive. Le strutture ausiliare della Giunta sono invece rimaste in vita, come se nulla fosse successo. Adesso la nuova proposta che introduce modifiche alla legge 7 del 1996, quella dedicata struttura organizzativa della Giunta.
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