Archiviato il sonnacchioso mese di agosto, stamani il Consiglio comunale di Catanzaro torna in Aula e lo fa per ascoltare dalla viva voce del sindaco Nicola Fiorita la descrizione della città che immagina di costruire nell’arco dei suoi cinque anni alla guida del capoluogo della regione Calabria. Un atto formale, quello della discussione sulle linee programmatiche, ma anche un atto sostanziale attraverso il quale si traduce in impegno amministrativo concreto con la città tutto quel lungo percorso (partito cinque anni fa) che si è dipanato attraverso una serie di analisi, proposte, dichiarazioni e promesse di cambiamento nella gestione della cosa pubblica e che da oggi in poi dovranno tramutarsi in azione. Credere che tutto ciò che è stato detto possa tradursi in realtà è forse utopia, ma per i cittadini c’è soprattutto l’esigenza che la nuova amministrazione traduca in atto soprattutto il metodo gestionale di cui il sindaco si è fatto portavoce. E poi c’è il bisogno che quella visione di prospettiva con cui il sindaco ha catturato l’attenzione dei cittadini sia avviata e concretizzata.
A partire da quell’idea, la “Grande Catanzaro”, che è nata nel corso della campagna elettorale e che, nelle linee programmatiche, sottende alla ricostruzione dell’immagine politica e amministrativa di Catanzaro attraverso la conurbazione funzionale e logistica della città con il suo hinterland.
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