Calabria

Sabato 23 Novembre 2024

Calabria, rinunce e veti sulle candidature: prova di maturità per il centrosinistra

Ancora tanti passaggi da affrontare mentre il tempo stringe così come il nodo delle candidature alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Legge elettorale, riduzione dei parlamentari, veti e passi indietro influiscono in maniera determinante su uno scenario che si dovrà comunque definire ormai entro la fine della prossima settimana. I primi a mettere un punto fermo, anche in Calabria, saranno probabilmente i 5 Stelle, che domani si troveranno impegnati nelle “parlamentarie” dalle quali verranno fuori i nomi dei propri candidati. Sulle oltre duemila autocandidature anche quelle di gran parte degli uscenti, mentre hanno già comunicato che per svariati motivi non saranno della partita - anche alcuni ex M5S - Nicola Morra, Massimo Misiti (che resta però coordinatore regionale), Paolo Parentela e Rosa Silvana Abate. La diaspora 5S vede, ad esempio, la probabile candidatura all’uninominale (per il centrosinistra) dell’attuale sottosegretaria per il Sud Dalila Nesci, che ha seguito Luigi Di Maio. Ma è proprio in casa centrosinistra che sembrano esserci i maggiori fermenti, da un lato con la corsa alle candidature e, dall’altro, quella per i posti migliori, quelli insomma ritenuti più sicuri. Ma è proprio a questo punto che nascono le principali difficoltà che si sta cercando di risolvere anche a Roma, dove il segretario regionale dem, Nicola Irto, lanciato verso la posizione di capolista al Senato, sta provando a trovare la quadratura del cerchio. Uno dei nodi sta nella possibilità che capolista alla Camera sia Nico Stumpo esponente di Articolo 1; una prospettiva che sta facendo storcere il naso a molti dem che, invece, preferirebbero una candidatura di bandiera anche per Palazzo Madama. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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