«Il governo Draghi dovrebbe chiedere scusa ai calabresi, per aver perso ben sette mesi con il mancato insediamento del colonnello Maurizio Bortoletti quale sub-commissario alla Sanità della Calabria, pare dovuto alla contrarietà dell’Arma dei carabinieri».
È molto duro sulla vicenda Francesco Sapia, deputato di Alternativa e componente della commissione della Camera Sanità, il quale ricorda: «L’esecutivo dei cosiddetti Migliori non può accampare scuse. Nel febbraio scorso, quando avevo concluso che Bortoletti non sarebbe mai arrivato in Calabria, avevo chiesto la nomina di un altro sub-commissario che avesse competenza sui bilanci e rafforzasse l’azione della struttura commissariale, soprattutto alla luce della gravissima situazione contabile dell’Asp di Reggio Calabria, già sciolta per infiltrazioni, e dell’Asp di Cosenza, al centro di un pesante procedimento penale in corso di giudizio». «La mia richiesta di buon senso – ricorda il parlamentare di Alternativa – era finita nel peggiore dei silenzi, come succede per tutte le questioni serie su cui il governo non vuole rispondere o intervenire. Evidentemente, i ministeri vigilanti della Salute e dell’Economia hanno dimenticato il senso lato di una sentenza dello scorso luglio, con cui la Corte costituzionale ha rimarcato le inadempienze dello Stato, a proposito della gestione commissariale del Piano di rientro, riassumendo lo stato comatoso in cui versa il Servizio sanitario della Calabria, i cui debiti pesano sulle spalle dei cittadini, costretti a pagare più imposte e a curarsi troppo spesso fuori regione». «Noi di Alternativa – conclude Sapia – insistiamo sul fatto che vada nominato un sub-commissario esperto di bilanci, in modo che affianchi quello in carica, Esposito, e il commissario Occhiuto. Mi auguro che le altre forze politiche si uniscano a questa nostra battaglia in favore della comunità calabrese».