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Calabria, altri cinque consulenti per la sanità. Il centrodestra accelera sul progetto

All’esame di Palazzo Campanella un testo di legge ad hoc

Roberto Occhiuto, Iole Fantozzi, Ernesto Esposito e Giuseppe Profiti

Nuovi consulenti, a supporto del commissario ad acta, per tirare fuori la sanità calabresi dalle sabbie mobili. La proposta di legge presentata in Consiglio regionale da Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo - figura già all’ordine del giorno della prossima riunione in programma lunedì 6 - punta a dare attuazione a quanto stabilito dall'ultimo Decreto Fiscale, con cui si dispone che la Regione Calabria, «al fine di garantire la piena operatività delle attività proprie della gestione sanitaria accentrata», può avvalersi di un massimo di cinque esperti o consulenti, «nominati nel rispetto dei vincoli assunzionali previsti dalla normativa vigente».
Il limite di spesa complessivo sarà di 1,5 milioni, per un massimo di 500mila euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024.
Il Decreto Fiscale, che in parte ha riformato il Decreto Calabria bis, in precedenza ha già autorizzato l’assunzione di 40 unità di personale a supporto della struttura commissariale. Resta adesso da capire se lo sforzo prodotto a livello normativo per assicurare supporto al commissario si tradurrà in un miglioramento della gestione e dei servizi destinati all’utenza.

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