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Sanità in Calabria, tappe forzate per il rilancio

L’approvazione del Rendiconto d’esercizio (entro il 30 aprile) indispensabile per le nuove assunzioni

Sarà un corsa contro il tempo quella che attende gli uffici della Regione. Dopodomani, sabato 30 aprile, scade il termine per l’approvazione, da parte della Giunta, del rendiconto d’esercizio riferito all’anno precedente. La Legge di Bilancio 2019 ha stabilito che gli enti ritardatari non possono procedere ad assunzioni di personale finché perdura l'inadempimento, allargando la portata dello stop, prima previsto solo in caso di mancata trasmissione dei dati alla Banca dati amministrazioni pubbliche, anche all'approvazione dei principali documenti contabili (bilancio, rendiconto, consolidato). Si tratta, dunque, di uno step fondamentale per dare seguito a quanto annunciato dal governatore Roberto Occhiuto dopo la riunione con i tecnici del Tavolo Adduce, deputato al monitoraggio del Piano di rientro della sanità calabrese. «Abbiamo proposto il Programma operativo - ha ribadito il presidente della Regione in una dichiarazione video -, che conterrà tutti gli investimenti in programma: sulle assunzioni (2.500 tra medici e personale parasanitario), che è nostro diritto fare perché abbiamo le risorse per farlo, sul 118 e l’emergenza urgenza, sui Pronto soccorso, sull’apertura di alcuni ospedali che meritano di essere aperti». Idee e progetti importanti che attendono di essere validate, insieme al Programma operativo, dai tecnici dei ministeri di Economia e Salute.

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