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La sanità della Calabria all’esame del Tavolo Adduce

Occhiuto illustra a Roma il Programma operativo: nella rete ospedaliera i nosocomi di Cariati, Praia a Mare e Trebisacce

Sono servite quasi cinque ore di discussione, davanti ai tecnici dei ministeri di Economia e Salute, per presentare il nuovo Programma operativo che disegna la sanità del futuro in Calabria. Ai tecnici del Tavolo Adduce, nella sede del Mef, il governatore-commissario Roberto Occhiuto - e con lui il sub Ernesto Esposito e la dg Iole Fantozzi - ha illustrato diverse idee sui progetti da perseguire da qui ai prossimi anni. Come è andata? Bene, a giudicare dai commenti dei rappresentanti calabresi. La verità è che si dovranno attendere le osservazioni dei ministeri vigilanti sul Piano di rientro (e il verbale integrale della riunione) prima di poter trarre una valutazione approfondita.
Se il Programma sarà definitivamente approvato, arriverà il via libera allo sblocco del contributo di solidarietà di 60 milioni di euro contenuto nel decreto Calabria. «Nel documento - commenta Occhiuto - abbiamo previsto, così come avevamo promesso, tra le altre cose, l’inserimento nella rete ospedaliera regionale dei presidi di Praia a Mare, Trebisacce e Cariati. Abbiamo anche illustrato il Piano di investimenti - anche legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza - per rafforzare il sistema di assistenza territoriale, con case della comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali. Abbiamo evidenziato che in Calabria si possono assumere 2.500 nuovi operatori sanitari, rispettando il tetto di spesa. In questi anni le Asp e le Ao non sono state in grado di bandire i concorsi; per questo motivo abbiamo chiesto di poter procedere alle selezioni e alle successive assunzioni usufruendo della collaborazione del Formez, istituto preposto del dipartimento della Funzione pubblica».

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