L’obiettivo è quello di evitare «un contenzioso dagli esiti incerti, con danni all’Amministrazione» regionale. Per questo è stato sospeso il conferimento di nuovi incarichi nelle strutture speciali del presidente e degli assessori e degli organismi ausiliari dei dirigenti generali della Cittadella. Il provvedimento è stato emesso dal dirigente generale del dipartimento Organizzazione e Risorse umane, Sergio Tassone, e fa leva su quanto sostenuto dal collegio dei revisori appena qualche settimana addietro, all’esito di una sentenza d’appello del giudice del Lavoro di Catanzaro che ha sancito l’illegittimità dei compensi aggiuntivi erogati, ormai da anni, a queste figure. In una lettera inviata lo scorso 24 marzo ai vertici della Cittadella, infatti, il collegio ha chiesto la sospensione dell’erogazione delle indennità di struttura. Il dipartimento Risorse umane ha subito fornito delucidazioni spiegando che quell’indennità trova in realtà fondamento e legittimità nella legge regionale n° 24 del 2001 e nella successiva delibera di attuazione del 2022 (la n° 47) ma i revisori, il 4 aprile, hanno riproposto la richiesta di sospensione ritenendo persistenti le criticità segnalate (la presunta abrogazione della legge regionale del 2001), invitando poi la Giunta e il Consiglio regionali a consultare al riguardo il ministero per gli Affari regionali e le autonomie. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria