A tre anni dalla sua organizzazione, la conferenza delle Dem Calabria riapre le adesioni e si appresta a celebrare le conferenze provinciali per mettersi in linea con le altre regioni. La portavoce regionale, Teresa Esposito, esprime soddisfazione per il lavoro fin qui svolto «ma,dice, è necessario compiere un passo avanti perché il PD calabrese con Nicola Irto sta investendo sulla rigenerazione e la riorganizzazione dei territori. Grandi impegni,dunque, ci attendono: dalla riorganizzazione della rete sanitaria ,alla offerta di servizi sociali e al giusto utilizzo delle risorse del PNRR. La rimodulazione dell'offerta culturale regionale, quella sportiva, l'incremento della rete contro la violenza di genere , la formazione ad ogni livello di personale competente per fare fronte a tutte le richieste di aiuto e sostegno delle donne. Bisogna stare sul pezzo affinché le donne calabresi usufruiscano degli stessi strumenti di quelle di altre regioni. Pur condividendo l'approvazione della legge regionale sulla parità di genere e contro ogni discriminazione, ci rendiamo conto che se non viene corredata, la stessa, dai riferimenti economici (leggi bilancio di genere), tutto rimarrà un ottimo enunciato privo però di atti concreti».
«Una discussione in tal senso - ha proseguito Esposito - è stata affrontata nei giorni scorsi con Amalia Bruni, nella sua qualità di vicepresidente della commissione sanità, alla quale saranno affidate le proposte che le democratiche faranno da tutti i territori in materia di medicina di genere (tema tanto caro alla conferenza). Cosicchè, ai tavoli per la costruzione dei regolamenti attuativi possano essere discussi tutti i "punti di vista" delle donne per produrre la migliore offerta. La campagna di adesione avrà il suo culmine in una assemblea alla presenza dell'onorevole Cecilia D'Elia, portavoce nazionale della conferenza. Seguiranno incontri con le candidate a sindaco e ai consigli comunali». Il 12 aprile la conferenza ospiterà in un webinar online con l'on Marina Sereni, viceministro agli Esteri per affrontare il tema della crisi ucraina. Successivamente le democratiche saranno impegnate a costruire iniziative per le ricorrenze del 25 aprile e del 1 maggio.
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