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Consiglio regionale Calabria, colpo di scena: “Valeria Fedele non era eleggibile”. E adesso...

Antonello Talerico non potrà ancora subentrarle perché si attende l’esito del secondo grado di giudizio

Colpo di scena sulla composizione del Consiglio regionale. Il Tribunale di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato da Antonello Talerico contro l’eleggibilità di Valeria Fedele, arrivata a Palazzo Campanella nella fila di Forza Italia. Il presidente dell’Ordine degli avvocati del capoluogo, primo dei non eletti tra i berlusconiani, ha dunque vinto il primo round di quella che si annuncia una lunga battaglia giudiziaria. I legali di Fedele hanno già preannunciato di voler presentare ricorso contro la decisione assunta dai magistrati e ciò comporta la sospensione dell’esecutività della sentenza. Tradotto: Talerico non potrà ancora fare ingresso in Consiglio regionale. Tutto è rimandato all’esito del secondo grado di giudizio. Talerico, nel ricorso presentato dopo la celebrazione delle elezioni regionali dello scorso ottobre, contestava violazione di alcune leggi relative alla posizione professionale dei candidati, sul piano teorico favoriti per la natura e l’apicalità del ruolo ricoperto durante il periodo elettorale.
Contro Fedele, già direttore generale della Provincia di Catanzaro, aveva presentato istanza di ricusazione pure Silvia Parente - figlia dell’ex capogruppo forzista Claudio - arrivata al quarto posto nella lista berlusconiana dell’area centrale.

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