“Vorrei testimoniare con la mia presenza l’attenzione della Regione verso questa iniziativa, che può spingere i decisori politici a mettere in atto buone pratiche per risolvere questioni che nel nostro territorio non hanno trovato ancora, dopo tanti anni, un’adeguata soluzione”.
Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo all’Ecoforum, un convegno organizzato da Legambiente e dai Comuni Ricicloni calabresi presso la Cittadella regionale di Catanzaro.
“Sulla raccolta differenziata la Calabria ha in alcune aree un ritardo straordinario, ma anche qualche eccellenza. Noi dobbiamo fare in modo che le eccellenze diventino più diffuse. E dovremmo - mi rivolgo al dirigente Comito e al presidente di Arpacal Pappaterra - mettere in atto iniziative capaci di far diventare più ‘ricicloni’ i Comuni calabresi.
L’investimento nella raccolta differenziata è un’azione che aumenta il grado di civiltà. Il mio governo regionale è fortemente orientato ad assecondare ogni iniziativa che possa essere utile ad aumentare il livello di raccolta differenziata. Con il Conai ci siamo incontrati per affrontare il problema dei ritardi della Regione e delle autonomie locali. L’impegno della Calabria è voler lavorare in questa direzione, e colgo l’occasione per chiedere alle associazioni di aiutarci a fare in modo che il nostro ruolo possa essere uno strumento utile per porre in essere decisioni che aiutino a realizzare gli obiettivi che oggi ponete riguardo alle esigenze del nostro territorio”.
Il problema dei rifiuti lungo le strade
“Siamo impegnati - ha aggiunto ancora il presidente della Regione Calabria - a modificare e aggiornare il Piano dei rifiuti. Gli argomenti di questo convegno e la raccolta differenziata sono temi centrali e strategici, intanto però abbiamo la necessità di fronteggiare le emergenze. Non è possibile avere cumuli di rifiuti lungo le nostre strade, soprattutto quando - in estate - il nostro territorio è meta turistica”.
“Mentre si deve ragionare sulla prospettiva - e quindi rafforzare la raccolta differenziata, incentivando i Comuni - bisogna affrontare le emergenze. E in questo scenario, dunque, anche gli investimenti sugli impianti sono investimenti utili e necessari. Nelle modifiche al Piano dei rifiuti che proporremo da qui a breve saranno contenute anche queste misure”.
Ecoforum22 Legambiente: DG Arpacal, un terzo dei comuni calabresi non comunica i dati sui rifiuti
“Voglio subito premettere che noi di Arpacal, quale ente tecnico scientifico, in situazioni simili dovremmo dare solo dati, in questo caso rifiuti e percentuale differenziata. E quindi non posso che confermare che, pur presentandosi un trend in moderata crescita che lascia ben sperare per il futuro, ci sono ancora Comuni in Calabria , circa un terzo sul totale, che ancora non comunica i dati sulla produzione dei rifiuti. Da quest’anno, con il sistema di tracciabilità dei rifiuti mySIR, voluto dalla Regione Calabria, noi saremo nelle condizioni di acquisire meglio i dati ambientali provenienti dai Comuni”. E’ quanto dichiarato dal direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra, nel corso di Ecoforum 2022 che Legambiente Calabria ha organizzato oggi nella Cittadella della Regione Calabria a Catanzaro.
“Mi rivolgo ad Anna Parretta, presidente regionale di Legambiente Calabria che sta facendo un lavoro egregio, e voglio dire che dobbiamo ammettere che ancora ci stanno certe logiche legate ad un ambientalismo troppo ideologico, che non tiene conto delle esigenze che la transizione ecologica richiede. Molti in Calabria, forse, sono stati catturati ancora dalla sindrome NIMBY (Not in my backyard, ndr), e tra non molto lo scenario ritornerà ad essere emergenziale in materia di rifiuti. Possiamo continuare a stressare le stesse discariche sinora operative, senza dare una soluzione di prospettiva ed in una condizione di continua emergenza? Fino a qualche anno pensavamo ai termovalorizzatori, ora la tecnologia propone altre tecnologie più sostenibili. Un regione come la Calabria non può rimanere priva di un impianto pubblico”.
“Si è parlato molto della tematica dell’economia circolare – ha proseguito Pappaterra – e dobbiamo fare un passo in avanti. Non possiamo solo declamarla, ma va praticata. Su 70 miliardi previsti nel PNRR ci sono appena 2 dedicati all’economia circolare. Sui dati prodotti dal Catasto rifiuti dell’Arpacal, il dato che viene fuori, incrociando i dati dei comuni con quelli degli impianti che lavorano i rifiuti al fine della verifica puntuale, qui in Calabria non siamo all’anno zero. Registriamo una forte impennata di Vibo Valentia dei dati della differenziata, e la provincia di Catanzaro che si conferma virtuosa. Abbiamo ancora serie criticità nel Crotonese e Reggino , in quest’ultima provincia abbiamo dati disarmanti con circa il 50% dei Comuni che non comunica i dati. Si tratta della provincia con maggiore popolazione e produzione di rifiuti che incide decisamente sul valore complessivo regionale. Dati che non possono rimanere tali. Sui comuni, alcuni di essi saranno premiati oggi, anche dai nostri dati confermiamo le ottime performance di comuni del cosentino e del catanzarese”.
“Un’ultima anticipazione – ha concluso Pappaterra – riguarda MySIR, sistema di tracciabilità voluto dalla Regione Calabria: ad oggi 179 comuni hanno trasmesso i dati sui 404 calabresi, se fossero confermati questi dati sarebbero risultati eccellenti, anche se è prematuro giudicare su queste proiezioni che ci darebbero ora al 59%”.
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