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Il Consiglio regionale Calabria approva proposta di legge contro le discriminazioni di genere

Consiglio regionale della Calabria

Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato, con una sola astensione, quella del consigliere Ferdinando Laghi (Lista De Magistris), la proposta di legge della Giunta regionale che prevede "Misure per il superamento della discriminazione di genere e incentivi per l'occupazione femminile".

La normativa, che sostiene "il principio di parità di genere in tutte le sue declinazioni" e riconosce "l'equiparazione dei diritti delle donne rispetto agli uomini e maggiori tutele alle donne lavoratrici», prevede «l'adozione di misure specifiche che tengano conto delle pari opportunità".

Tra i punti qualificanti ci sono azioni per il superamento delle differenziazioni di genere nei luoghi di lavoro; l’adozione del Sistema nazionale di certificazione della parità di genere; misure contro i licenziamenti illegittimi; interventi per l’occupazione femminile. In particolare si stabilisce l’istituzione di un servizio denominato "Spazio donna" all’interno dei Centri per l'impiego dedicato alle politiche attive del lavoro per le donne inoccupate o disoccupate; promozione di welfare aziendale favorendo l’equilibrio tra i tempi di vita e quelli di lavoro".

La vicepresidente della Regione Calabria Giusi Princi che ha concluso i lavori, dopo avere rivolto un pensiero alle donne ucraine "la cui resilienza - ha detto - è la più bella dimostrazione, in questa tragedia, in questo momento di tristezza, è la più bella fotografia che viene data al mondo", ha sottolineato che "tutti gli articoli devono essere declinati in interventi attuativi, in proposte concrete". In apertura dei lavori il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso aveva espresso l’auspicio che la legge, poi approvata, "rientri in una efficace strategia nazionale ed europea, per agevolare, a una quota consistente di donne, l’entrata nel mercato del lavoro e aumentare reddito e consumi, partecipando cosi alla ricostruzione dell’economia nazionale e alla crescita del Sud".

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