È una corsa contro il tempo quella che attende Roberto Occhiuto. Il governatore-commissario per la sanità dovrà definire entro la fine del mese di febbraio il progetto delle 92 strutture da finanziare con il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta di 16 Ospedali di comunità, 19 Centrali operative territoriali e 57 Case delle comunità. E se la sanità «è la nostra priorità», come ama ripetere Occhiuto in ogni occasione pubblica e privata, allora si può ben comprendere l’importanza della partita in corso. Il Pnrr rappresenta lo strumento ideale, forse l’unico, per rivedere gli errori compiuti in passato in termini di programmazione sanitaria e garanzia dei livelli essenziali di assistenza. La prematura scomparsa di Ginevra, la bimba di 2 anni, residente a Mesoraca costretta a essere curata fuori dalla Calabria per l’assenza di strutture adeguate, ha scosso le coscienze di tutti e riacceso i riflettori su antichi e mai risolti problemi. Certo, sarà la magistratura a valutare cosa è successo - sempreché dall’autopsia non emergano fattori che vadano oltre la disattenzione assistenziale - nella drammatica vicenda che ha coinvolto la piccola crotonese. La costante presenza del governatore-commissario nelle trasmissioni televisive dei principali network offre allo stesso Occhiuto una duplice opportunità: da un lato quella di chiedere scusa per tutto ciò che ancora non va nel sistema sanitario calabrese, dall’altro quello di rilanciare un’azione di risanamento attesa ormai da tanti anni. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria