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Sanità in Calabria, Biondo: "Manca programmazione. Sistema regionale allo sbando"

Parole dure del segretario generale Uil Calabria, soprattutto dopo la triste morte di una bambina di due anni

Santo Biondo

“Ciò che manca e continua a mancare nella sanità calabrese è la programmazione. La triste vicenda della morte di una bambina di due anni, sulla quale non vogliamo intervenire ma ci limitiamo a esprimere il cordoglio nei confronti dei genitori straziati da questa perdita, ci racconta di un sistema sanitario regionale allo sbando, senza rotta e ancora oggi, purtroppo, senza un timoniere”, lo dichiara Santo Biondo, segretario generale Uil Calabria.

“Lo stiamo dicendo da tempo, spesso inascoltati, in Calabria manca una geografia puntuale e precisa di tutti i servizi che vengono offerti dal sistema sanitario regionale, è mancato e ancora continua a mancare un confronto serio e costruttivo fra tutti gli attori sociali interessati. Siamo convinti, infatti, che bisogna ragionare sul come contrastare l’emergenza ma che sia necessario, anzi determinante, aprirsi al confronto sul come si programma la corretta distribuzione sul territorio calabrese dei servizi sanitari e sociali. Occorre lavorare per realizzare nella nostra regione sia i Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria che quelli relativi all’assistenza sociale, per costruire un Servizio Sanitario regionale sociosanitario. Questa operazione, però, può essere portata a compimento solo svestendosi delle magliette dell’appartenenza partitica, mettendo da parte le polemiche sterili, avviando un confronto di merito e informato nella convinzione - ha concluso Biondo - che la Calabria abbia bisogno di ricostruire un Ssr partendo dal territorio per superare l’emergenza e programmare la sanità di oggi e quella di domani.

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