«Visto che ormai la fusione del Pugliese-Ciaccio con il Mater Domini è stata approvata dal Consiglio regionale della Calabria, di cui non abbiamo condiviso affatto il metodo, molto poco democratico, da qui in avanti è indispensabile che le istituzioni e gli esponenti politici lavorino per assicurare parità e rispetto reciproco nel percorso di unificazione dei due ospedali. Specie nell’Università di Catanzaro, deve esserci la consapevolezza che il progetto in questione va attuato presto e bene a vantaggio dei pazienti e degli utenti, quindi senza imposizioni e con l’effettiva volontà di superare una volta per tutte vecchi rapporti di forza e atteggiamenti sbagliati». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela, che prosegue: «È necessario un confronto equilibrato sugli obiettivi e un grande sforzo costruttivo, specie per quanto riguarda l’emergenza-urgenza, la formazione dei nuovi medici ed infermieri, il potenziamento delle branche chirurgiche, l’assistenza pediatrica, l’interventistica nello stroke e le cure dei pazienti oncologici, facendo dimenticare il fallimento della Fondazione Campanella». «Ci vorrà molto scrupolo – prosegue il parlamentare del Movimento 5 Stelle – nel definire gli aspetti burocratici ed economici della fusione prevista dalla nuova legge regionale. Soprattutto, bisognerà cambiare testa, smetterla con il vizio dell’autoreferenzialità e rimboccarsi le maniche, perché l’incorporazione deliberata dal Consiglio regionale della Calabria non è né semplice né agile. È giunto il momento della razionalità, della concretezza e della coscienza. Diversamente – conclude Parentela – la sanità catanzarese rimarrà preda delle insane logiche del passato, a discapito dei malati e dei cittadini».
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