Lettere ai vertici nazionali del partito per invocare interventi risolutivi, elenchi degli iscritti tenuti “nascosti”, verifiche fino all’ultimo secondo utile sulle firme raccolte a sostegno delle candidature. Tutti elementi di un campionario già visto eppure sempre attuale quando c’è da celebrare un congresso del Pd in Calabria. Ieri sera, ancora mancava il sigillo ufficiale della commissione di garanzia per il congresso sulle due candidature in campo: Nicola Irto e Mario Franchino. Le verifiche dell’organo interno ai dem si sono concentrate soprattutto sulla regolarità della documentazione presentata da Franchino, al quale è stato concesso tempo fino alle 17 di oggi per procedere con un’integrazione. L’ex consigliere regionale, portabandiera della corrente dei “Ricostituenti”, ha ufficializzato soltanto di recente la propria discesa in campo per conquistare la leadership del partito, ma è pronto a fare muro perché «ho ingaggiato una battaglia politica e culturale per un Pd libero da catene romane e dal sistema correntizio calabrese». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria