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La nuova fase della Film Commission Calabria: taglio ai compensi dei manager?

La controriforma dopo le modifiche introdotte dalla Giunta Santelli. Scaduto l’avviso pubblico per il nuovo presidente. Minoli è ai saluti.

Un nuovo presidente, una riforma dello Statuto, obiettivi (in parte) diversi rispetto a quelli perseguiti nel recente passato. Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, è pronto a varare una mini “rivoluzione” all’interno della Calabria Film commission.

Di certo c’è che l’attuale commissario, Giovanni Minoli, giornalista dal curriculum illustre, nominato da Jole Santelli, non sarà riconfermato.

L’avviso pubblico per candidati alla presidenza della Film commission varato dalla Cittadella a settembre è scaduto - senza nessun richiamo al “padre” di Mixer - e dunque il governatore potrebbe procedere in ogni momento da qui in avanti.

Tuttavia ogni scelta diventerà ufficiale non prima di aver messo mano alla “magna charta” della Fondazione. L’intenzione di Occhiuto è procedere a una revisione dello Statuto interno, soprattutto nella parte in cui si parla di compensi per il presidente e il direttore di Film commission. Il ritocco sarà all’insegna della spending review.

A breve la Giunta potrebbe varare una sorta di controriforma rispetto a quella approvata nell’estate del 2020 dal precedente esecutivo. Attualmente, al presidente, spetta «un compenso equiparato a quello dei dirigenti generali della Regione Calabria». Si è passati così dalla prima versione (nessuna retribuzione) a una figura che costa circa 145mila euro all’anno, quanto un manager apicale. Con la riforma dello Statuto si sceglierebbe una via di mezzo: in ogni caso lo stipendio di chi sarà a chiamato a guidare Film commission sarà inferiore ai parametri oggi in vigore.

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