Designato dal Consiglio dei ministri lo scorso 18 novembre eppure mai entrato nel pieno delle sue funzioni. Il colonnello dei carabinieri, Maurizio Bortoletti, sapeva di dover sposare una battaglia difficile accentando l’incarico di sub-commissario alla sanità calabrese, ma non immaginava di dover fare i conti lentezze burocratiche senza precedenti. Cosa succede? Le amministrazioni interessate non hanno ancora dato corso alla definizione della posizione dell'impiego dell'ufficiale dell’Arma. Il risultato, come ha spiegato ieri alla Camera Wanda Ferro nel corso del question time, è che Bortoletti sta portando avanti il proprio lavoro «con estremo senso di responsabilità, lo sta facendo in vacanza, a proprie spese, per non lasciare solo il presidente Occhiuto. Per questo chiediamo - ha proseguito la deputata meloniana - quali siano le ragioni insormontabili burocratiche, forse gli interessi per i quali si tarda ancora l'effettività di una nomina così importante, su cui pongono tante speranze i calabresi di portare alla normalità il settore della sanità tutta». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria