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Fondi Ue in Calabria tra incompiute e sprechi: il treno delle occasioni perse

La Corte dei Conti mette in fila le incompiute: il Por 2014-2020 fiaccato dal rallentamento di alcuni grandi progetti

Risorse non utilizzate, progetti finiti nel dimenticatoio. I ritardi nell’attuazione del Por Calabria rappresentano la cartina di tornasole delle tante occasioni perse a queste latitudini. La Corte dei conti, nell’udienza in cui ha dato il via libera alla parifica del Rendiconto 2020 della Regione, ha messo in fila tutte le inefficienze e le criticità registrate sulla gestione dei fondi europei. A preoccupare non sono soltanto le performance in termini di impegno spesa e pagamenti (tra le peggiori del Paese), ma l’incapacità di avviare i progetti. Alla fine dello scorso gennaio, quindi a programmazione del Por 2014-2020, vi erano risorse, pari 439 milioni, ancora non oggetto di bandi o avvisi. «Sul punto – rilevano i magistrati contabili – la Regione ha controdedotto che nel corso dei primi sei mesi dell’anno in corso, il Programma ha registrato un’accelerazione e le risorse ad oggi disponibili sono pari a 368 milioni, con una riduzione, rispetto al precedente valore rilevato al 31 dicembre 2020, di oltre 70 milioni». Un piccolo passo in avanti, ma non tale da poter far parlare di svolta. La Sezione di controllo sottolinea infatti come l’importo delle risorse ancora non oggetto di bandi sia «considerevole».

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