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Calabria, lo spettro dell’ineleggibilità aleggia su tre neo consiglieri

Gli esclusi di Forza Italia nella circoscrizione Centro preparano i ricorsi contro Comito e Fedele. Dubbi anche su Bruni (centrosinistra)

Michele Comito (FI), Valeria Fedele (FI) e Amalia Bruni

La proclamazione dei consiglieri regionali potrebbe non rappresentare l'ultimo step nella composizione dell'assemblea di Palazzo Campanella. Lo spettro dell'ineleggibilità che aleggia su alcuni eletti rende il quadro ancora incerto. È concreta l'ipotesi della presentazione di alcuni ricorsi finalizzati ad “annullare” l'ingresso di alcuni esponenti nella massima assemblea elettiva calabrese. Intanto una prima diffida già c'è ed è stata presentata alla Giunta per le elezioni del Consiglio regionale da Antonello Talerico, candidato di Forza Italia nella circoscrizione centro, per la dichiarazione di ineleggibilità di Michele Comito, recordman di preferenze del partito berlusconiano.
Secondo quanto sostenuto da Talerico, assistito dagli avvocati Anselmo Torchia e Jole Le Pera, Comito ha avanzato richiesta di aspettativa «in data 26 agosto 2021 solo nella sua veste di dirigente medico/primario, non anche come direttore del dipartimento Emergenza, urgenza accettazione» dell'Asp di Vibo Valentia. «A parte ciò - continua la diffida - quand'anche si volesse ritenere estesa la detta richiesta di aspettativa anche rispetto al ruolo di direttore di dipartimento Eua ricoperto dal candidato, il dottore Comito, in data 8 settembre 2021, dopo la richiesta di aspettativa e in piena campagna elettorale, sottoscriveva la determina avente ad oggetto “Emergenza Cov-20 liquidazione esecuzione molecolari e antigenici...”. È evidente che ciò comprova non solo che non vi era stata la nomina di alcun sostituto, ma che il dottore Comito con riferimento anche al ruolo di direttore del Dipartimento non fosse andato in aspettativa. Pertanto, la condizione di ineleggibilità del candidato consigliere Michele Comito è pacifica, secondo quanto disposto dalla legge 154 del 1981».

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