"Fare l’imprenditore in Calabria non può essere uno stigma, avere la sede sociale della propria azienda a Locri, a Rosarno, o a Gizzeria non può essere un marchio negativo. Bisogna creare un habitat naturale congeniale alle imprese, che possa attrarre nei prossimi anni nuovi investimenti: la chiave per creare sviluppo e occupazione. Dobbiamo cambiare approccio, raccontare una Regione diversa e convincere le imprese e i nostri giovani a scegliere la Calabria". E' quanto afferma il candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Calabria. "Il costo del lavoro nella nostra Regione è già più basso rispetto al resto del Paese: lo renderemo ancora più competitivo grazie ai fondi europei. Assumere in Calabria dovrà essere sempre più conveniente. E poi dobbiamo investire in politiche attive del lavoro, per formare e per riqualificare giovani e meno giovani, e ridurre sempre più - lo stiamo già facendo utilizzando interventi normativi approvati grazie al mio ruolo nazionale - il bacino di precariato che ingolfa da anni la pubblica amministrazione. Daremo impulso a percorsi di formazione professionale concertati con le organizzazioni datoriali e che prevedano un più alto ricorso all’acquisizione di competenze sui posti di lavoro, sul modello dell’apprendistato. Cercheremo di mettere in maggiore connessione la scuola e il mondo del lavoro, valorizzando il sistema degli istituti tecnici superiori (ITS). Nessuno ha la bacchetta magica, ma bisogna avere una grande volontà per superare le difficoltà che per troppi anni hanno immobilizzato la Calabria, affrontando nodo per nodo gli ostacoli che non ci hanno permesso di correre veloci come il resto dell’Italia".