“Mai più soli” è lo slogan che Amalia Bruni pone a fondamento di una serie di azioni politiche che farebbero da telaio alla sua amministrazione regionale nel caso fosse lei a vincere le elezioni con la coalizione del centrosinistra più M5S. Si tratta di misure concrete che vanno dritte al cuore dei problemi, individuati a partire dalle fragilità della società calabrese. «Vogliamo chiudere una volta per tute l’epoca della solitudine calabrese» spiega rivendicando l’ambizione di far superare quella che definisce «la solitudine dell’ultimo podio», dalla sanità al lavoro e all’ambiente.
Persone e imprese sono state colpite dalla pandemia e per Bruni «è un dovere assistere chi è in difficoltà». Quello che ha in programma è un «sostegno immediato a persone e imprese» che sarà al centro della prima riunione della Giunta con misure in favore di chi «non ha avuto alcuna forma di reddito dal 1° gennaio 2020. Prevediamo quindi – aggiunge – una tantum tra i 500 e i 1.000 euro per le famiglie colpite, inoltre sarà istituito un fondo di sostegno immediato di 10 milioni finanziato con le somme residue non spese dalla Regione»; per le imprese si punta a raddoppiare il fondo per le microimprese portandolo a 10 mln (una tantum di 1.500 euro) «a coloro i quali hanno avuto perdite di fatturato superiori al 20%».
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