Il conto alla rovescia è già iniziato: entro domenica 19 settembre partiti e movimenti politici in corsa per le elezioni regionali di ottobre dovranno pubblicare nel proprio sito internet il curriculum vitae dei loro candidati e il relativo certificato penale, rilasciato dal casellario giudiziale non oltre 90 giorni prima della data del voto. Sono gli effetti della legge cosiddetta “spazzacorrotti”, approvata dal Parlamento nel 2019. La norma, che si applica anche nei Comuni superiori a 15mila abitanti chiamati alle urne, punta a rendere le elezioni più trasparenti e far sì che i cittadini abbiano maggiori informazioni nel valutare ogni singolo candidato. La “spazzacorrotti’’, al comma 14 dell’articolo 1, prevede che «entro il quattordicesimo giorno antecedente la data delle competizioni elettorali di qualunque genere, escluse quelle relative a comuni con meno di 15.000 abitanti, i partiti e i movimenti politici, nonché le liste di cui al comma 11, primo periodo, hanno l’obbligo di pubblicare nel proprio sito internet il curriculum vitae fornito dai loro candidati e il relativo certificato penale rilasciato dal casellario giudiziale non oltre novanta giorni prima della data fissata per la consultazione elettorale». Messa così, le difficoltà principali non riguardano tanto per le formazioni strutturate e già inserite nel registro ufficiale dei partiti politici, quanto per le liste civiche nate da poco tempo e ancora sprovviste di un sito internet autonomo.
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