Con Amalia Bruni inizia il giro di interviste della Gazzetta del Sud con i candidati alla presidenza della Regione Calabria. Il criterio individuato per le uscite segue l’ordine alfabetico dei cognomi degli aspiranti governatori. Le elezioni si svolgeranno il 3 e 4 ottobre. Sabato la presentazione delle liste. --- Dottoressa Amalia Bruni, il sistema elettorale calabrese premia l’unità. Con un centrosinistra diviso in tre, si “giocherà” soltanto per il secondo posto. Ne è consapevole? «Le dico sinceramente che io, al di là del centrosinistra, del centrodestra o di altro, sono fermamente convinta di poter vincere. E sa il motivo? Perché non mi interessano le formule politiche, io parlo con i cittadini, ascolto i loro problemi, conosco le urgenze e le loro necessità e soprattutto sono vicina da sempre a quella che è la mia gente. E l’entusiasmo che sento, l’accoglienza che mi è riservata mi fanno capire che sono sulla strada giusta». Lei è stata indicata da Pd e Movimento 5 Stelle come candidata alla presidenza della Regione. A quale partito si sente più vicina? «Io mi sento vicina alla mia gente, guido una coalizione che ho voluto ampia e includente e sto ancora lavorando in queste ore per renderla ancora più grande. Ho il massimo rispetto per il Movimento 5 Stelle e per il Partito democratico che mi hanno indicata, sono alleati leali e con loro mi trovo benissimo, così come con tutti gli altri movimenti che mi sostengono. Stiamo facendo un ottimo gioco di squadra e ognuno fa la sua parte, tutti vogliamo la stessa cosa, evitare che la destra peggiore che c’è in Italia governi ancora questa regione e costruire tutti insieme la nuova Calabria». Come mai non avete ritenuto di aderire all’iniziativa della Commissione parlamentare Antimafia sul controllo preventivo delle liste? «Abbiamo il massimo rispetto per la commissione Antimafia e non abbiamo aderito perché avevamo ancora le liste aperte. Tra l’altro i nostri avversari hanno dichiarato candidamente che si trattava di liste provvisorie, quindi che potranno cambiare fino all’ultimo, una presa in giro per i cittadini. Noi abbiamo un codice etico molto stringente, molto restrittivo per cui non avremo alcun problema. Su questo tra tutti gli esponenti della coalizione c’è il massimo della condivisione, siamo tutti d’accordo». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria