È sicuramente il tema centrale in queste settimane che precedono il voto in Calabria. La “presentabilità” dei candidati e la compilazione delle pre-liste elettorali da sottoporre alla commissione parlamentare Antimafia è uno dei terreni di scontro politici ma a fare un po‘ di chiarezza, forse definitivamente, ci ha pensato il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, attraverso un video pubblicato su Facebook: «La possibilità che questa Commissione possa “garantire” la presentabilità di tanti candidati è stata enfatizzata da chi l’ha proposta, forse anche con un eccesso di ottimismo. La Commissione Antimafia definisce un candidato impresentabile solo in virtù di criteri giuridicamente ineccepibili, insindacabili e incontrovertibili e che si rifanno alla legge Severino e al codice di autoregolamentazione approvato prima dalla Bindi e poi da me». «Vorrei che fosse chiaro – spiega Morra – che si può essere considerati impresentabili solo in caso ci siano condanne, anche non definitive, o rinvii a giudizio. Ma se io, come candidato, ho ricevuto un avviso di garanzia oppure se sono stato oggetto di intercettazioni o intercettato, ma senza che questo abbia avuto riscontri in termini penali e giudiziari, a tutti gli effetti sono assolutamente presentabile. Altro discorso, però, è quello politico e morale».