"La Calabria soffre e continua a spopolarsi perché manca il welfare. Senza spesa sociale non si possono garantire i diritti base ai cittadini. In Calabria come nel resto del Sud non sono rispettati gli articoli 117 e 119 della Costituzione. Nel sistema di governance delle risorse finanziarie statali, i fondi ricevuti dai cittadini calabresi per la spesa sanitaria sono la metà di quelli ricevuti dalla Lombardia o dell'Emilia Romagna. Un dato inaccettabile, che discrimina i territori con minore forza economica", lo afferma Luigi de Magistris, candidato presidente alla Regione Calabria. "La lotta per ripristinare il welfare sta alla base della nostra coalizione civica, soprattutto dopo 11 anni di commissariamento sanitario fallimentare, che ha contribuito a far sì che la spesa per il diritto alla salute dei calabresi arricchisse le casse delle regioni storicamente più “virtuose”, come Lombardia ed Emilia Romagna. Non potrà più essere seguito il criterio della cosiddetta spesa storica, dobbiamo colmare questo vuoto di Stato e spesa pubblica, per impedire, una volta per tutte, che a dettare legge siano la ’ndrangheta, la politica e prenditori affaristi. Noi interromperemo questo circolo vizioso e malato che obbliga i calabresi a elemosinare il diritto alla salute e a scappare per curarsi altrove. Lavoreremo - ha concluso de Magistris - per chiedere la fine del commissariamento della sanità, lo stralcio del debito non addebitabile al popolo calabrese e l’allontanamento di una classe dirigente incapace e non di rado corrotta.