Il Pd calabrese rompe il ghiaccio con la candidata alla guida della Regione per l’area del centrosinistra e guarda con apprensione a quanto sta avvenendo nel M5S a livello nazionale. È del resto una partita che si sta giocando su tavoli a ogni livello quella per le Regionali d’autunno in Calabria, a partire proprio dall’individuazione della candidatura dell’imprenditrice paolana Maria Antonietta Ventura, lanciata dai leader nazionali di Pd, M5S e Articolo1. Nella prima serata di sabato, dunque, il gruppo dirigente dem calabrese - formato dai parlamentari calabresi, dai consiglieri regionali e dai segretari e commissari provinciali, i Giovani democratici e la Conferenza delle donne - si è confrontato con Ventura in quello che è stato un primo passo al fine di iniziare a conoscersi e confrontarsi su quei temi che dovranno indirizzare la campagna elettorale della coalizione a trazione Pd, M5S, Art1 ma con varie anime dell’area del centrosinistra. I partecipanti hanno preso atto che quella in procinto di iniziare sarà una campagna elettorale complessa, con un centrodestra già lanciato attorno al ticket Roberto Occhiuto-Nino Spirlì, il Polo civico di Luigi de Magistris col quale sembra ormai tramontato ogni spiraglio di dialogo, Italia viva che con Ernesto Magorno prova a spaccare il fronte del centrosinistra e la coalizione civica di Carlo Tansi. Tra gli obiettivi immediati venuti fuori dal confronto quello di avviare una campagna d’ascolto sul territorio, al fine, certo, di ampliare la platea dei potenziali elettori ma anche di captare istanze e problemi per i quali individuare proposte e soluzioni: a partire dal capitolo sanità, sul quale si è soffermato ad esempio il consigliere regionale Libero Notarangelo, passando per i temi dello sviluppo e della legalità. L'articolo integrale potete leggerlo nell'edizione cartacea – Calabria