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Regionali Calabria, da Galati a Gentile: il revival dei signori delle preferenze

Tante vecchie conoscenze in sala alla presentazione di Roberto Occhiuto: si rivedono pure Fedele, Ranieli e Trematerra

Oltre alla sanità che deve tornare ai calabresi, con critiche feroci ai commissari che «lasciano la Calabria - Salvini dixit - peggiore di come la trovano», quello dell’unità del centrodestra è stato il vero tormentone della giornata con cui i big di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno dato avvio alla campagna elettorale per le Regionali di autunno.
Si è rivisto, per esempio, Pino Gentile (classe 1944) - ma non il fratello Tonino, il cui figlio Andrea, potrebbe entrare a Montecitorio con l’elezione di Occhiuto - che un anno e mezzo fa non riuscì ad essere eletto per la prima volta dopo sei consiliature consecutive nell’Astronave di Palazzo Campanella, di cui peraltro era il vicepresidente uscente. A pochi centimetri da “Pinuzzo” era invece seduto uno che nella Giunta Santelli ci è arrivato direttamente dall’Arma dei carabinieri, ovvero l’assessore all’Ambiente Sergio de Caprio, alias “Capitano Ultimo”, forse non tanto a suo agio tra le cravatte strette e le fronti sudate di protagonisti e comparse della politica calabrese.

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