Wanda Ferro non mostra delusione. La coordinatrice calabrese di Fratelli d’Italia era consapevole che nemmeno questa volta le sarebbe stata concessa la possibilità di una rivincita rispetto all’avventura tentata alle Regionali del 2014. «L’unità e la coesione del centrodestra - spiega - sono garanzia di governabilità».
Il ticket Occhiuto-Spirlì premia Forza Italia e Lega. Al suo partito cosa rimane se non un carico di speranze andate deluse?
«Il premio per il mio partito non si misura in termini di postazioni, ma attraverso il consenso tra la gente. Il nostro obiettivo è quello di ricambiare la sempre crescente fiducia dei cittadini facendoci interpreti di quel progetto di cambiamento della Calabria che avevamo avviato insieme a Jole Santelli. Metteremo in campo le migliori energie a sostegno di Roberto Occhiuto».
Salvini propone una Federazione del centrodestra: doveva unire, invece sta dividendo. Qual è la sua opinione sull’argomento?
«È una proposta interessante per i partiti che sostengono il governo, ma noi siamo all’opposizione. Potrebbe invece essere utile la creazione di un intergruppo parlamentare, nel quale FdI funge da “testa di ariete” non avendo un vincolo di fedeltà alla maggioranza Draghi».
Il partito unico del centrodestra può essere un percorso da seguire?
«Io ritengo che FdI debba mantenere la propria identità. Anche quando come An siamo confluiti nel PdL, molti di noi si sono ritrovati in una casa dove le diverse sensibilità hanno prodotto più che scontri che mediazioni».
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