Calabria

Lunedì 29 Aprile 2024

Tradimenti e “dispetti”. Il centrosinistra in Calabria è una polveriera

Sebi Romeo, Nicola Irto e Mario Oliverio

Antipatie e rivalse, tradimenti e ambizioni personali. Servirebbe consultare un manuale di psicologia per comprendere meglio le dinamiche interne al centrosinistra calabrese. Si riparte da Roma, dopo i tentativi non risolutivi andati nei giorni scorsi in scena tra Lamezia e Gizzeria. Con quali certezze? Poche, per la verità. Il Pd, almeno quello calabrese, si è ritrovato sul sostegno alla candidatura di Nicola Irto. Il diretto interessato ancora non si è espresso dopo aver annunciato il passo indietro, denunciando la condizione di un «Pd in mano ai feudi». Potrebbe farlo nelle prossime ore, magari aggiungendo chiarezza ad un quadro dalle tinte fosche. Il Nazareno, che qui ha spedito Francesco Boccia a guidare le operazioni di ricucitura e allargamento della coalizione, un risultato comunque l’ha ottenuto: la disponibilità dei 5 Stelle a trovare una soluzione che consenta di dar vita a quel «patto tra progressisti» auspicato dal leader in pectore dei pentastellati Giuseppe Conte. E dunque la prospettiva di un’ampia coalizione non è così lontana come fino a qualche tempo fa. Resterebbe, si fa per dire, il dettaglio del candidato da trovare. E se Irto (che siederà al tavolo delle trattative con i leader nazionali dei partiti) è la proposta dei dem, altrettanto non può dirsi per il M5S alla ricerca di «volti nuovi». Ci sarebbe l’opzione rappresentata dall’indipendente di sinistra Enzo Ciconte la cui disponibilità a scendere in campo è stata sondata da autorevoli rappresentanti del Pd nazionale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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