Il gruppo dirigente del Pd calabrese conferma fiducia a Nicola Irto e gli chiede di restare in campo. Non era un fatto scontato dopo gli ultimi convulsi giorni, segnati dal passo indietro (e dalle accuse: «Il Pd è in mano a feudi») del candidato designato dai dem alla presidenza della Regione.
Di fronte a Francesco Boccia, il delegato per gli enti locali del partito, spedito in Calabria dal segretario Enrico Letta con l’imperativo di ricomporre i cocci di un partito spaccato, parlamentari, consiglieri regionali, segretari e commissari di federazione, e con loro il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà e il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci, hanno ribadito - pur con più sfaccettature - la volontà di insistere sulla discesa in campo del giovane vicepresidente del Consiglio regionale.
E se la priorità rimane quella di allargare il campo della coalizione, la strada maestra per individuare chi dovrà guidare la coalizione rimangono le primarie. I dem hanno accolto con favore l’uscita pubblica di Giuseppe Conte, a nome del M5S, sulla necessità di siglare un «patto tra forze progressiste». Una presa di posizione apprezzata, ma il gradimento si ferma di fronte alla proposta del leader in pectore dei 5 Stelle di individuare un candidato civico.
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