Con una lettera indirizzata ai colleghi Giuseppe Neri, presidente Seconda Commissione Bilancio, Programmazione economica e Attività produttive e Pierluigi Caputo, presidente Quarta Commissione Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente, i consiglieri regionali di minoranza Giuseppe Aieta e Graziano Di Natale chiedono un'audizione sul tema dell'alta velocità in Calabria.
"Chiediamo - si legge nella nota - che venga convocata la Commissione Speciale Permanente in seno al Consiglio regionale della Calabria al fine di audire il gruppo di professori universitari calabresi e siciliani che hanno elaborato un documento puntuale che costituisce un rigoroso contributo tecnico analitico, con particolare riferimento alla sostenibilità degli investimenti necessari alla realizzazione di tre grandi interventi (alta velocità a 300 km/h, autostrade smart, grandi porti); tutte infrastrutture basilari per la crescita di due regioni del Sud, Calabria e Sicilia, nelle quali vivono sette milioni di italiani, e necessarie per affermare e consolidare un ruolo centrale del nostro Paese nel contesto del bacino euro - mediterraneo;
Dal Piano Nazionale - scrivono ancora i due esponenti del centrosinistra - sono emerse alcune importanti criticità in quanto invece di prevedere investimenti per la realizzazione di nuove opere si è giocato al ribasso inserendo progetti in parte già finanziati. Una proposta di Recovery Plan senza un preciso "Obiettivo Sud" e senza le opere infrastrutturali per esso necessarie, sarebbe priva di respiro strategico e di una proiezione per il futuro dell'Italia.
Visto che è stato predisposto un progetto di fattibilità della ferrovia Salerno-Reggio Calabria, senza una adeguata e proficua interlocuzione con la Regione Calabria, come invece stabilito in sede di Patto per la Calabria, e che le caratteristiche tecniche del progetto non garantiscono una vera Alta Velocità che consenta di collegare Roma con lo Stretto (600 Km) in 3 ore, ovvero con la stessa quantità di tempo della Roma-Milano (600 km) è necessario intervenire e ascoltare i professori universitari che hanno approfondito ogni aspetto sia tecnico che di programmazione al fine di tenere acceso il faro sul tema degli investimenti per le opere infrastrutturali, i cui appostamenti finanziari precedenti sono adesso disponibili.
L’audizione - spiegano ancora - si rende necessaria al solo scopo di poter richiedere, di concerto con il governo regionale, un’audizione con il governo nazionale sui trasporti".
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