Calabria

Sabato 23 Novembre 2024

Pd, dirigenti crotonese a Letta: "Porre fine a commissariamento in Calabria e a Crotone"

"In un momento così difficile per il Paese e per la comunità democratica, avere una guida autorevole, responsabile e competente come la sua è fondamentale. La sua figura alla guida del PD rappresenta una azione che responsabilizza tutti a fare un passo avanti per il bene della nostra comunità politica e per il bene dell'Italia. Chiediamo però verso i territori calabresi un cambio di passo, un'agenda politica in cui possa emergere il rispetto della base ed il ripristino dell'agibilità democratica". È quanto si legge in un appello al segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, firmato da numerosi dirigenti dem del crotonese che chiedono la fine del commissariamento del partito a Crotone e in Calabria. "Come lei sa - scrivono -, negli ultimi due anni il partito in Calabria è rimasto soffocato da logiche correntizie dove elementi di interesse personale hanno prevalso sugli interessi generali. E ora di dire basta a realtà territoriali feudalizzate perché per troppo tempo siamo rimasti schiacciati tra il fuoco amico di esponenti di fazioni e correnti, retaggio di esperienze già sconfitte e perdenti; correnti che, giorno dopo giorno, hanno dato vita ad una guerriglia mediatica intenzionate a indebolire le scelte e far ritornare indietro l'orologio di quello che doveva essere un progetto riformatore e progressista". "In questi anni - prosegue l'appello - abbiamo assistito a uno spettacolo deprimente e preoccupante, fatto di attacchi, critiche e accuse pretestuose per logorare, indebolire e condizionare il partito attraverso commissari che hanno dato corda ad un gioco al massacro, con l'accordo di chi ha sognato di raccogliere le macerie in voti e prebende. E' arrivato il momento di voltare pagina, in Calabria e specie nella Provincia di Crotone. Restituire centralità ai valori che hanno determinato la storia di un territorio che per anni ha lottato, e non vuole smettere di farlo, richiamando l'identità valoriale del centro-sinistra. Chiediamo un suo intervento immediato per riconnettersi con la società, proporre soluzioni ai reali problemi della gente, rigenerare la politica e rinnovare la classe dirigente sono le principali sfide che dovrà affrontare il nuovo gruppo dirigente". Subito dopo nell'appello si sottolinea: "Siamo stati commissariati, ingiustamente, da oltre due anni. Ma cosa è cambiato realmente? Il Partito ha registrato nel mentre pesanti sconfitte ed evidenziando totale assenza di supporto in città difficili, nella città capoluogo per la prima volta alle ultime amministrative si registrava la mancanza del simbolo. Non era mai accaduto prima d'ora. Un intero gruppo dirigente, gruppo radicato nel territorio provinciale e nella città capoluogo, molto attivo e presente in ogni ramo della società, si è visto venir meno la possibilità di agire nelle scelte del Partito senza mai nessuno che ascoltasse le sue ragioni e le sue idee. Eppure nella stagione pre commissariamento questo gruppo dirigente ha ottenuto importanti risultati vincendo in quasi tutti i comuni del territorio, rinnovando metodi e modi e figure. Sempre in linea con ciò che prevedeva lo Statuto e le indicazioni politiche della precedente Segreteria Nazionale". E "nonostante tutto - continua l'appello - il Partito latita, non sappiamo più se siamo ancora commissariati e con chi. Mai chiamati dall'attuale commissario a chiarimenti o coinvolti in scelte che riguardavano il Partito ed il proprio agire. Da anni il Partito non si riunisce e discute, il Partito è ancora tenuto in vita grazie a dirigenti locali e segretari di circolo che con passione aprono le sedi e cercano di andare avanti. Si trovi un modo, lo si faccia però prima possibile! Le sfide che ci attendono sono tante e particolari per i calabresi, c'è bisogno di un Partito organizzato, radicato e presente. Chiediamo a lei, segretario Letta, un intervento personale e tempestivo. La Calabria ha bisogno di attenzione e non ci si può fidare di interlocutori che raccontano una situazione diversa ormai da anni, per l'esclusivo interesse personale di temporeggiare per capire come collocarsi". "Noi - conclude l'appello - desideriamo semplicemente essere messi nelle condizioni di tornare ad occuparci del nostro territorio attraverso il Partito in cui, nonostante tutto, ancora crediamo. Siamo certi di un suo sguardo verso Sud perché ne conosciamo i valori ed il suo interesse nel bene della collettività. Aspettiamo, sperando sia la volta buona, sperando che venga ridata dignità ai territori ed alla base del Partito democratico".

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