Un patto Pd-M5S per le Regionali in Calabria? È quello che immagina Dalila Nesci. Al Corsera la sottosegretaria per il Sud confessa la volontà di scendere in campo e conquistare, attraverso le primarie, la guida del centrosinistra. «Do per scontato che de Magistris non si tirerà indietro e accetterà il confronto politico attraverso lo strumento delle primarie - osserva l'esponente 5 Stelle - in caso contrario, dovrebbe spiegare ai cittadini perché non intende parteciparvi. Io mi metto in gioco - dice - sono a disposizione, come lo ero la volta scorsa».
La doccia fredda
La doccia fredda arriva stretto giro. L’ex pm di Catanzaro, attuale guida del Polo civico, affida a un video la risposta: «Siamo noi che facciamo un appello alla Nesci e a chi come lei crede ancora nel fresco profumo di libertà, nella rottura del sistema, nella rivoluzione. Venite con noi chi non è compromesso col sistema. Le primarie - conclude de Magistris - saranno le elezioni; e speriamo che si voti quanto prima». Il colpo di scena, dunque, non c’è. La chiusura di de Magistris era preventivabile soprattutto dopo il rinnovato accordo tra quest’ultimo e Carlo Tansi, principale fautore della necessità di non cucire rapporti con i partiti tradizionali. Un sì “lodo Nesci” avrebbe significato rottura immediata con il leader di “Tesoro Calabria”, che ambisce a ricoprire il ruolo di prossimo presidente del Consiglio regionale. E in un momento come quello attuale de Magistris intende massimizzare il consenso attorno alla propria candidatura, evitando polemiche e rotture con chi ha già scelto di sostenere la sua corsa verso la poltrona più prestigiosa della Cittadella.
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