Il consigliere regionale Francesco Pitaro ha chiesto, in un documento, che «il presidente della Giunta regionale, il presidente del Consiglio regionale, l 'Ufficio di Presidenza e il ministero degli Affari regionali e il prefetto di Reggio Calabria vogliano tempestivamente intervenire al fine di accertare ed emendare le violazioni» che caratterizzano gli avvisi interni del 1/2/2021 dell'ufficio di presidenza per il conferimento degli incarichi di segretario generale e direttore generale del Consiglio regionale della Calabria «(emanati dall'incompetente Ufficio di Presidenza e rivolti solo agli interni con esclusione delle competenze esterne e in violazione del regime di prorogatio e per la durata di tre anni) e al fine, inoltre, di procedere, utilizzando gli strumenti di legge e adottando le necessarie iniziative politico/amministrative, alla riduzione dell'enorme e sproporzionato importo retributivo annuo (euro 240.000,00!) previsto per ciascuna delle figure che è finanche superiore all'importo erogato alla più alta carica dello Stato»
Secondo Pitaro, ci sarebbero diverse violazioni segnalate nel documento, in quanto «gli avvisi de quibus sono stati emessi dall'Ufficio di Presidenza che è organo politico e, pertanto, non competente e ciò in quanto, come è noto, le selezioni sono tipici atti di gestione e rientrano nella competenza dell'apparato gestionale/amministrativo» e sarebbe stato violato l'articolo 11 bis del Regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi del Consiglio regionale della
Calabria « che riporta: "ai fini del conferimento degli incarichi di cui agli articoli 10 e 11 del presente regolamento il settore del consiglio regionale competente, su richiesta dell'ufficio di presidenza procede a predisporre due distinti avvisi, il primo destinato a verificare prioritariamente professionalità interne il secondo diretto a valutare le candidature esterne"».
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