"Abbiamo denunciato ripetutamente il disastro che regna nella sanità calabrese e l'inutilità dei commissariamenti che hanno portato all'attuale situazione veramente intollerabile, oltre all'aumento del deficit. È stato chiesto al presidente del Consiglio Mario Draghi, e al ministro Speranza un pronto intervento per ovviare a quanto causato in danno della Calabria, ma non pare che ci sia la voglia di porre fine alla catastrofe". Lo afferma il commissario regionale della Lega in Calabria Giacomo Francesco Saccomanno.
"Nulla - prosegue - è stato fatto in oltre un anno per migliorare la situazione e per approntare quanto stabilito nel progetto di riorganizzazione della rete ospedaliera, anche al fine di combattere il devastante virus. Pur in presenza di centinaia di milioni di euro pronti per alleviare le sofferenze dei calabresi nulla si e' fatto! Ed ora la rete ospedaliera sta scoppiando e le persone muoiono nelle ambulanze o devono girare la Calabria per trovare un posto letto. Senza poi parlare del fallimento del sistema di prenotazione per i vaccini! La piattaforma non funziona e le persone non riescono a capire come devono fare. Per non parlare poi dell'abbandono dei soggetti disabili e dei vantaggi, invece, ottenuti dalla categoria 'altri', che ha una percentuale doppia rispetto al resto d'Italia. Grandi sacrifici degli operatori sanitari e dei medici che, con alta professionalità e turni massacranti, hanno cercato di tamponare l'emergenza e dare un minimo di supporto ai tantissimi malati. Ma, spesso non si riesce nemmeno a ricoverare i pazienti! Ed in tutta questa gravissima situazione non solo non ci sono stati gli interventi urgenti per rafforzare il sistema sanitario, pur essendoci le risorse, ma non sono state nemmeno pagate le somme dovute, indennità Covid ed altro, ai medici ed agli infermieri per l'attività svolta e per gli straordinari prestati". "Una pessima gestione amministrativa - conclude Saccomanno - che ha bloccato ogni cosa e che ha messo in ginocchio la sanità ed i poveri calabresi. E cosa succede ancora: in quasi tutte le nomine eseguite non esiste un viso nuovo! Sempre gli stessi a rotazione: cioè quelli che hanno collaborato per ridurre in queste condizioni la sanità calabrese".
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