Una due giorni calabrese per affrontare i problemi strategici dello sviluppo della regione. È quella che si apre oggi per il viceministro alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili Alessandro Morelli che toccherà alcune tra le tappe rappresentative delle priorità infrastrutturali della Calabria, toccate in un’intervista che il viceministro ha concesso alla Gazzetta del Sud.
Il Recovery plan è ritenuto un “treno” fondamentale per il rilancio infrastrutturale della Calabria. Pensa che il pressing affinché la quota di risorse spettante al Mezzogiorno sia superiore a quella base del 34% possa trovare accoglimento da parte del governo?
«Ieri leggevo un’indagine sulle opportunità offerte dal Recovery Plan nel settore infrastrutturale. Ebbene, il 97% degli intervistati ritiene che gli investimenti in questo ambito siano essenziali per lo sviluppo economico e la competitività nazionale, a maggior ragione se si guarda ad una Regione come la Calabria, che sconta, dal punto di vista infrastrutturale, un ritardo dovuto alla mancanza di una visione sistemica ed alla timidezza delle scelte politiche fatte finora. Come Ministero stiamo lavorando per far sì che la quota di risorse destinate agli interventi infrastrutturali nel Mezzogiorno superi abbondantemente la soglia del 34%».
La Statale 106 collega tre regioni del Sud ma in Calabria il nuovo tracciato a quattro corsie è stato realizzato solo in alcuni tratti e neanche i megalotti in avvio di esecuzione e in progettazione non coprono l’intera fascia jonica. Il governo ha allo studio un piano di completamento del tracciato di tipo B?
«So bene quanto l’ammodernamento della SS 106 sia una priorità, e la Lega da più di un anno porta avanti la battaglia per stanziare più risorse e nominare un commissario. Finalmente il commissario c’è, e sono certo che saprà sciogliere tutti i nodi progettuali dell’opera».
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