«Il tema del lavoro è centrale nella programmazione della Calabria dei prossimi anni che stiamo progettando insieme a Luigi de Magistris. E non si tratta solo di creare le condizioni per una Calabria che offra opportunità e ponga fine all’emigrazione lavorativa dei suoi abitanti ma che sappia gestire e valorizzare le risorse già presenti». Lo ha affermato, in una nota, il responsabile demA Calabria, Michele Conia.
«Da tempo - ha proseguito - seguiamo con attenzione la vicenda dei dipendenti regionali sottodimensionati, ovvero quella fascia di lavoratori con competenze e formazione specifica che sono stati inquadrati al ribasso, spesso con mansioni minime, ma che da tempo prestano servizio anche in mansioni superiori a quelle previste. Purtroppo per loro, a questo impegno lavorativo maggiorato non corrisponde l’adeguata retribuzione. Come al solito la politica regionale ha fatto sempre e solo proclami, facendosi bella agli occhi dei dipendenti con proclami e ordini del giorno che poi sono rimasti sulla carta, senza alcun atto concreto. Lo sprone dei sindacati, in questo momento, è l’unica forza di queste lavoratrici e di questi lavoratori che attendono invano una riqualificazione sacrosanta che non solo garantirebbe loro il giusto inquadramento, ma andrebbe a colmare i diversi deficit che affliggono da tempo l’organico della struttura regionale, già carente in alcuni settori che ha avuto ulteriori defezioni dopo i pensionamenti frutto del provvedimento Quota 100».
Conia ha infine evidenziato che «il nostro impegno verso il personale sarà diretto e deciso ad eliminare le ingiustizie e i sottodimensionamenti, perché la dignità lavorativa non può essere alla mercé di qualsivoglia politico o funzionario di turno. Precari, tirocinanti, demansionati: queste definizioni non esisteranno più, nel futuro della Calabria ci saranno solo donne e uomini che lavoreranno insieme a noi per migliorare le condizioni di questa terra.