“Le parole lasciano il tempo che trovano. Sono i fatti a determinare concretamente il valore della politica. Ecco perché penso che l’appello del segretario generale della Cgil calabrese, Angelo Sposato, debba essere non solo condiviso sui media ma assunto a metodo di lavoro per la fase finale di questa tristissima legislatura”. Nicola Irto, consigliere regionale Pd e candidato alla presidenza della Regione Calabria, fa proprio l’appello del leader sindacale e spiega: “Nei giorni scorsi, quando ho avuto modo di incontrare imprenditori e commercianti piegati dalla crisi, ho anticipato il metodo proposto da Sposato, facendomi carico di rivolgere un appello alla giunta regionale per sostenere le attività produttive e chiedendo di portare in Consiglio regionale un piano di emergenza. L’attuale governo della Regione, nonostante le gravissime lacune gestionali, anzi, proprio a causa di queste lacune, deve essere ‘accompagnato’ verso la tutela degli interessi generali dei calabresi. Ma per far ciò - aggiunge Irto - deve essere la maggioranza a rendersi conto, con spirito di responsabilità, della sua inadeguata azione politica su tutti i versanti. Noi abbiamo già detto che, su provvedimenti di carattere generale necessari per tutelare il diritto alla salute e la sopravvivenza della nostra economia, non ci tireremo indietro e faremo fino in fondo la nostra parte. Di fronte alle necessità dei cittadini, lavoratori della sanità, operatori economici, in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo, non ci possono essere distinzioni di sorta. Ma non ci si venga a chiedere di essere complici o di assistere passivamente a scelte che rischiano di portare alla deriva la Calabria, più di quanto non lo sia questa regione, smarrita e oggi priva di bussola. Nelle scorse settimane abbiamo assicurato una larghissima apertura sul tema della sanità, dicendo chiaramente, come le cronache politiche hanno puntualmente riportato, che siamo disposti a sederci al tavolo con il commissario alla sanità e il presidente ff per una condivisione di impegni e responsabilità. Sarebbe stato molto più facile e forse redditizio elettoralmente criticare e basta. Ma per noi - conclude il candidato alla presidenza della Regione - la salute dei cittadini calabresi viene prima di tutto e non può essere oggetto di tornaconto politico”.