«Il Recovery plan non è da intendersi come un’ultima spiaggia, in futuro ci saranno a disposizione altre risorse finanziarie, anche se adesso è certamente importante cogliere il massimo per il Sud». Il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri spiega alla Gazzetta del Sud i prossimi passi che riguarderanno una delle opere simbolo dell’arretratezza infrastrutturale della Calabria: la Strada statale 106. Ma non si tira indietro da qualche considerazione rispetto ai fondi del Recovery, per il quale auspica che si lavori al fine di «superare la logica degli stanziamenti in base alla popolazione (34%) e al Sud si riservi il 50% delle risorse, perché le grandi battaglie commerciali del futuro si disputeranno nel Mediterraneo, e l’Italia dovrà poter contare su un Mezzogiorno infrastrutturato e pronto alla sfida». Le strade assieme a ferrovie e porti sono del resto il cuore di questo gap infrastrutturale che la Calabria sconta rispetto al resto d’Italia e Cancelleri tiene a mettere in evidenza quanto si sta facendo per adeguare la Statale 106 a strada di rango europeo. A partire dal lavoro di studio in corso sul tratto che Sibari-Crotone-Catanzaro. Proprio questo itinerario è stato al centro di un incontro al ministero con i vertici Anas e i parlamentari calabresi.
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