Su proposta dell'assessore alla Pianificazione e Sviluppo territoriale, Domenica Catalfamo, la Giunta regionale, nella seduta di ieri, ha approvato la strategia della Calabria nella pianificazione dello spazio marittimo.
Il documento
«Con l’approvazione di questo documento – spiega una nota dell’assessorato –, la Regione Calabria, per la prima volta, esprime una visione strategica unitaria sul mare, inserendosi nell’ambito di un complesso processo di pianificazione nazionale. Il riferimento è la direttiva 2014/89/Ue del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014, che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo». La rilevanza di tale processo di pianificazione è stata anche affermata, nel 2020, dal Consiglio di Stato, che ha precisato che «una volta elaborato il piano di gestione dello spazio marittimo, [...] sarà esso a divenire il riferimento per i singoli piani di settore, disegnando la cornice entro la quale questi ultimi potranno collocare i propri obiettivi e le proprie azioni specifiche». Il lavoro per la redazione del documento era stato concretamente avviato in Italia nel 2018, per gli effetti del D.lgs n. 201/2016 di attuazione della direttiva 2014/89/Ue. «La Regione Calabria, pur non avendo partecipato attivamente alle prime fasi – è scritto ancora –, è stata tra le poche Regioni che hanno formalmente espresso la propria posizione nel contesto nazionale entro la scadenza del 31 marzo 2021, prevista dall'Unione europeo».
«Tutela del patrimonio prioritaria»
L'assessore Catalfamo evidenzia che «per recuperare il gap dei primi due anni in cui la Calabria era rimasta fuori dal processo, è stata chiesta la collaborazione di tutti i dipartimenti regionali affinché ci fosse un avvio concreto. La visione strategica che la Regione Calabria propone nell’ambito della pianificazione nazionale dello spazio marittimo – aggiunge – ritiene prioritaria l’esigenza di tutela del patrimonio naturalistico, paesaggistico e culturale dello spazio marino e costiero, quali presupposti per uno sviluppo sostenibile e compatibile con le prioritarie esigenze di tutela. Anche la Calabria, che si affaccia su due mari con ben 800 km di litorale di elevato pregio, dopo anni di silenzio – conclude l’assessore –, sta finalmente assumendo nella pianificazione nazionale un ruolo primario e coerente con la normativa europea».
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