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Filadelfia, cittadinanza onoraria a Johnson, padre del premier inglese Boris: "Lui è europeista"

Il consiglio comunale di Filadelfia, nel Vibonese, all’unanimità ha conferito la cittadinanza onoraria al professore Stanley Johnson, padre dell’attuale primo ministro del Regno Unito Boris Johnson. La proposta è stata illustrata dall’assessore Bruno Caruso, dal sindaco Maurizio De Nisi e dal presidente del consiglio comunale Masino Diaco che hanno spiegato che l’iniziativa trae origine da una nota inviata al Comune dal presidente del Movimento Europeo, Pier Virgilio Dastoli, che ha evidenziato la "volontà espressa dal noto scrittore Stanley Johnson, a seguito dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, in totale dissenso con tale decisione, di rimanere cittadino d’Europa».

"La possibilità che tale conferimento possa essere abbinato, anche, ad una nostra decisione, rende la nostra città orgogliosa di questo evento» hanno aggiunto. Nella nota di Dastoli si mettono in evidenza altri aspetti che hanno portato alla decisione: «Si viene a riconoscere ad un protagonista della politica europea del calibro di Stanley Johnson, europarlamentare dal 1979 al 1984, fondatore, nel 1980, del Club del Coccodrillo, insieme ad Altiero Spinelli, che lo ha visto contribuire all’approvazione, nel 1984, del progetto di trattato chi istituisce l’Unione Europea, un attestato per il suo forte impegno europeista».

L’iniziativa, coordinata dal Movimento Europeo, si svilupperà all’unisono con Ventotene (Latina) e Filadelfia, con cui si concorderà il periodo nel quale ospitare l’illustre personaggio per il conferimento della cittadinanza. Lo stesso Stanley Johnson, già contattato, si è dichiarato «onorato di poter creare un legame fra la cerimonia prevista nel Comune di Ventotene ed una analoga cerimonia nella Città di Filadelfia, con un gemellaggio fra due significative cittadinanze onorarie». Adesso sarà comunicata la deliberazione, accompagnata da una nota ufficiale del sindaco Maurizio De Nisi, all’interessato, attraverso il Movimento Europeo. «Contestualmente, dell’iniziativa sarà data comunicazione, per il tramite del Prefetto di Vibo Valentia, al Governo ed all’Ambasciata britannica a Roma» hanno concluso Caruso, De Nisi e Diaco. La Città di Filadelfia, ha concluso De Nisi, è «da sempre vocata al confronto internazionale ed europeo, basti pensare alle sue origini. Al nome stesso, e non solo per questo, che ci lega alla Filadelfia d’America, simbolo della democrazia liberale e del federalismo, oltre allo storico gemellaggio con la Filadelfia del Regno Unito».

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